History and Hermeneutics for Mathematics Education

Storia ed Ermeneutica per la Didattica della Matematica

 

 

 

Algebra by Bombelli (1572-1579)

L’Algebra di Bombelli (1572-1579)


 

 

Bombelli, R. (1572-1579), L’Algebra, divisa in tre libri, con la quale ciascuno da sé potrà venire in perfetta cognitione della teoria dell’Aritmetica, Rossi, Bologna

 

BOMBELLI Rafael (1526-1572)

 

In the first Book of this work, the Athor introduced the terms più di meno (pdm) and meno di meno (mdm) to represent +i and -i and he gave some basic rules. Let us consider them in Bombelli’s original words (L’Algebra, p. 169):

 

“Più via più di meno, fa più di meno.

Più via meno di meno, fa meno di meno.

Più di meno via più di meno, fa meno.

Meno di meno via più di meno, fa più.

Meno via più di meno, fa meno di meno.

Meno via meno di meno, fa più di meno.

Più di meno via men di meno, fa più.

Meno di meno via men di meno, fa meno”

 

Let us translate: “Più” as +1; “Meno” as -1; “Più di meno” as +i; “Meno di meno” as -i; “Via” as x (multiplication); “Fa” as =. We can write:

 

(+1) x (+i) = +i

(+1) x (-i) = -i

(+i) x (+i) = –1

(-i) x (+i) = +1

(-1) x (+i) = -i

(-1) x (-i) = +i

(+i) x (-i) = +1

(-i) x (-i) = -1

 

Moreover, in Algebra we find (L’Algebra, p. 70):

 

“Più via più fa più.

Più via meno fa meno.

Meno via meno fa più.

Meno via più fa meno”

 

We can express them in the following way:

 

(+1) x (+1) = +1

(+1) x (-1) = -1

(-1) x (+1) = -1

(-1) x (-1) = +1

 

So we can write the following Cayley’s table:

 

 

Today, it can be considered with reference to the multiplicative group ({+1; -1; +i; -i}; x) of the fourth roots of unit, a finite Abelian group.

Of course, in Bombelli’s Algebra we cannot find a modern introduction of the set of complex numbers: Bombelli just indicated some mathematical objects in order to solve cubic equations; they were not accepted immediately after Cardan’s and Bombelli’s works.

 

Nel primo libro dell’opera, l’Autore introdusse i termini più di meno (pdm) e meno di meno (mdm) per rappresentare +i e -i e diede alcune regole fondamentali. Consideriamole nelle parole originali di Bombelli (L’Algebra, p. 169):

 

 “Più via più di meno, fa più di meno.

Più via meno di meno, fa meno di meno.

Più di meno via più di meno, fa meno.

Meno di meno via più di meno, fa più.

Meno via più di meno, fa meno di meno.

Meno via meno di meno, fa più di meno.

Più di meno via men di meno, fa più.

Meno di meno via men di meno, fa meno”

 

Traduciamo: “Più” con +1; “Meno” con -1; “Più di meno” con +i; “Meno di meno” con -i; “Via” con x (moltiplicazione); “Fa” con =. Possiamo scrivere:

 

(+1) x (+i) = +i

(+1) x (-i) = -i

(+i) x (+i) = –1

(-i) x (+i) = +1

(-1) x (+i) = -i

(-1) x (-i) = +i

(+i) x (-i) = +1

(-i) x (-i) = -1

 

Inoltre, in Algebra troviamo (L’Algebra, p. 70):

 

“Più via più fa più.

Più via meno fa meno.

Meno via meno fa più.

Meno via più fa meno”

 

Possiamo esprimere ciò nel modo seguente:

 

(+1) x (+1) = +1

(+1) x (-1) = -1

(-1) x (+1) = -1

(-1) x (-1) = +1

 

Possiamo dunque scrivere la seguente tabella di Cayley:

 

 

Essa può essere modernamente considerata con riferimento al gruppo moltiplicativo ({+1; -1; +i; -i}; x) delle radici quarte dell’unità, un gruppo abeliano finito.

Naturalmente nell’Algebra di Bombelli non troviamo una moderna introduzione dell’insieme dei numeri complessi: Bombelli si limitò ad indicare alcuni oggetti matematici utili per la risoluzione di equazioni cubiche; essi non furono accettati immediatamente dopo i lavori di Cardano e di Bombelli.

 

See moreover:

Si veda inoltre:

 

Pereira, A. (1760), Tratado de Arithmetica e Algebra, Da Silva, Lisboa.

Mako Von Kerek Gede, P. (1771), Compendiaria Matheseos institutio quam in usum auditorum philosophiae, Laurentium Basilium, Venezia.

Marie, A. (1787), Lezioni elementari di Matematiche, Allegrini, Firenze (II ed.).

AA. VV. (1805-1808), Corso di Matematiche, I-II, III-IV, V, Società Tipografica, Modena.

Brunacci, V. (1809), Elementi di Algebra e Geometria, Dalla Stamperia Reale, Milano.

Reynaud, A.A.L. (1821), Traité d’Algèbre, Courcier, Paris.

Bézout, E. (1823), Corso di Matematiche… parte terza, che contiene l’Algebra e la sua applicazione all’Aritmetica, ed alla Geometria, Dalla Stamperia Reale, Napoli.

Euler, L. (1828), Elements of Algebra, with the notes of M. Bernoulli, &c. and the additions of M. de La Grange, Longman, Rees, Orme and Co., London.

 


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(Giorgio T. Bagni, Editor)


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